Con 143 sì, 3 voti contrari e nessun astenuto il Senato ha approvato definitivamente la legge che introduce le nuove misure per il contrasto alla violenza di genere. Su 11 articoli del provvedimento, infatti, ben 5 sono dedicati alla lotta contro il femminicidio a cui si è dato impulso attraverso una serie di novità.

Irrevocabilità della querela: risolti i dubbi iniziali

A fronte delle numerose politiche conseguite all’introduzione dell’irrevocabilità della querela nel reato di stalking è stata fissata una soglia di rischio: se si è in presenza di gravi minacce ripetute, ad esempio con armi, la querela diventa irrevocabile. Resta revocabile invece negli altri casi, ma la remissione può essere fatta solo in sede processuale davanti all'autorità giudiziaria, e ciò al fine di garantire la libera determinazione e consapevolezza della vittima.

Relazione affettiva e nuove aggravanti

D’ora in avanti, rileverà la relazione tra due persone a prescindere dalla convivenza o dal vincolo coniugale, pertanto a fronte della relazione affettiva verranno calcolate le circostanze aggravanti e le misure di prevenzione. Quanto all'aggravante dello stalking commesso dal coniuge, viene meno la condizione che sia intervenuta la separazione legale o il divorzio. Aggravanti specifiche, inoltre, sono previste nel caso di violenza sessuale contro donne in gravidanza o commessa dal coniuge (anche separato o divorziato) o da chi sia o sia stato legato da relazione affettiva.

Ammonimento

Il Questore in presenza di percosse o lesioni (considerati 'reati sentinella’) può ammonire il responsabile aggiungendo anche la sospensione della patente da parte del Prefetto. Si estende cioè alla violenza domestica una misura preventiva già prevista per lo stalking. Non sono ammesse segnalazioni anonime, ma è garantita la segretezza delle generalità del segnalante. L'ammonito deve essere informato dal Questore sui centri di recupero e servizi sociali disponibili sul territorio.

Arresto obbligatorio

In caso di flagranza, l'arresto sarà obbligatorio anche nei reati di maltrattamenti in famiglia e stalking.

Allontanamento urgente da casa

Al di fuori dell'arresto obbligatorio, la polizia giudiziaria se autorizzata dal Pubblico Ministero e se ricorre la flagranza di gravi reati (tra cui lesioni gravi, minaccia aggravata e violenze), può applicare la misura pre-cautelare dell'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Braccialetto elettronico e intercettazioni Chi è allontanato dalla casa familiare potrà essere controllato attraverso il braccialetto elettronico o altri strumenti elettronici. Nel caso di atti persecutori, inoltre, sarà possibile ricorrere alle intercettazioni telefoniche.

Obblighi di informazione

A tutela della persona offesa scatta in sede processuale una serie di obblighi di comunicazione in linea con la direttiva europea sulla protezione delle vittime di reato. La persona offesa, ad esempio, dovrà essere informata della facoltà di nomina di un difensore e di tutto ciò che attiene alla applicazione o modifica di misure cautelari o coercitive nei confronti dell'imputato in reati di violenza alla persona.